La città di Reggio Calabria dovrebbe dotarsi di un Museo del mare il cui progetto era stato elaborato negli anni passati dall'architetto Zaha Hadid e che secondo l'Amministrazione comunale dovrebbe diventare un attivo centro culturale capace di attrarre un maggior numero di turisti possibile. La seione di Italia Nostra unitamente al TCI di R.C. nel mese di aprile ha chiesto un incontro con la stessa Amministrazione per discutere, proporre e condividere l'elaborazione del percorso espositivo immaginato per la valorizzazione della cultura marinara territoriale con le sue tradizioni che affondano le radici in un lontano ed affascinante passato.
Recentemente è statoinoltre, proposto alla Amministrazione comunale di dare al museo una identità specifica denominandolo " Il Museo dello Stretto "
La sezione nel mese di gennaio ha segnalato agli Enti preposti alla tutela e al Comune di RC, proprietario del bene,l'esigenza di valutare un intervento di risanamento della Chiesa di Santa Maria delle Grazie (nota come " La Graziella") sita nel quartiere meridionale Sbarre di R.C., costruita a partire tra il 1641 e il 1691 e di particolare valenza proprio perchè la più antica chiesa della città. Nei mesi successivi,in collaborazione con l'Associazione Ulysses, ha avviato un tavolo di confronto con la SBAAP di RC e VV, l'Assessorato alla Cultura del Comune, l’Arcidiocesi di Reggio Calabria e Bova al fine di valutare la fattibilità e i tempiper realizzare un tale tipo d'intervento.
La sezione che ha curato una conversazione sul tema a cura della prof.ssa Caterina Marra, ha inoltre programmato, grazie alla collaborazione di soci con professionalità specifiche, un rilievo fotogrammetrico dell'altare in stile barocco e dell'intero edificio volendo così testimoniare l'interesse per tale patrimonio ed offrire uno "strumento" di aggiornata lettura dello stesso, utile per un auspicabile progetto di restauro e risanamento.
La sezione riprendendo il discorso avviato già da qualche anno con l'Amministrazione provinciale e con i Dirigenti scolastici dell'ITT "Panella-Vallauri"di Reggio Calabria per l'istituzione di un Museo dell'Archeologia industriale - utilizzando i locali dello stesso istituto - ha partecipato alla seconda edizione degli Stati Generali del Patrimonio industriale, organizzata da AIPAI a Tivoli nelle giornate del 9-11 giugno 2022 con un contributo, presentato dalla professoressa Angela Martino, dedicato all'illustrazione e agli obiettivi del progetto ( vedi sezione Archeologia industriale e Protoindustria).
La sezione nel mese di maggio ha aderito e sottoscritto l'Appello sulla linea AV Salerno-Reggio Calabria firmato da diverse Associazioni operanti sul territorio relativamente alle modalità di realizzazione del collegamento ad Alta Velocità Salerno-Reggio Calabria. Un appello in cui si chiedeva che l’intero progetto Salerno-Reggio Calabria venga reso pubblico affinchè le Regioni, i Comuni e le comunità calabresi possano averne conoscenza ed esprimersi sulla realizzazione di una infrastruttura che influirà sul futuro del Sud.
Sempre nell'ambito delle attività legate alla conoscenza e salvaguardia del patrimonio culturale cittadino, la sezione di RC ha ritenuto opportuno segnalare all'Amministrazione comunale il grave rischio di alterazione del patrimonio storico/architettonico del Cimitero di Condera considerata l’esistenza di alcuni manufatti di pregio artistico e/o architettonico, realizzati tra la fine del XIX secolo e i primi decenni del XX, meritevoli di una particolare attenzione e di cui la stessa sezione possiede materiale dococumentale - a disposizione della stessa Amministrazione - utile a "narrarne" la storia comprovandone l'interesse storico/architettonico.
Tra le attività portate avanti nei primi mesi del 2022 per la salvaguardia del patrimonio edilizio cittadino novecentesco la sezione di Reggio Calabria si è resa promotrice per avviare con l’Assessorato all’urbanistica del Comune di RC - coinvolgendo anche la SABAP della Città metropolitana di Reggio Calabria e di Vibo Valentia - un confronto finalizzato a definire “ linee guida” utili ad una maggiore salvaguardia dello stesso patrimonio. Un patrimonio su cui, peraltro, in molti casi non insiste un vincolo architettonico/paesaggistico che limiti improprie edificazioni o inopportuni interventi di adeguamento e su cui, già nei decenni passati, diverse sono state le edificazioni o le superfetazioni che hanno pesantemente danneggiato se non in alcuni casi addirittura “stravolto” il centro storico.