“in mezzo a questo moltiplicarsi di opere nuove, a tante discussioni contrastanti sul valore e la preservazione del nostro patrimonio artistico è naturale che sia sorta un’Associazione privata allo scopo di concorrere, con tutte le forze che riuscirà a raccogliere, alla diffusione della conoscenza dell’attuale situazione delle nostre opere d’arte, dei tentativi che sorgono dovunque a scapito delle nostre bellezze naturali e artistiche, contribuendo quanto più sarà a noi possibile al salvamento di quelle opere che stanno perendo, senza che il bilancio delle soprintendenze possa porvi riparo.
Questo è lo scopo della nostra Associazione Italia Nostra”
Umberto Zanotti Bianco, marzo 1957
Il 29 ottobre 1955 Umberto Zanotti Bianco, Pietro Paolo Trompeo, Giorgio Bassani, Desideria Pasolini dall’Onda, Elena Croce, Luigi Magnani e Hubert Howard siglarono l’atto costitutivo di Italia Nostra.Da oltre quattro decenni le attività di volontariato culturale organizzate da Italia Nostra hanno contribuito a diffondere nel Paese la “cultura della conservazione” di ogni tipo di paesaggio e di monumenti. I “beni culturali”, l’evoluzione naturale e storica, i centri storici, la pianificazione urbanistica e territoriale, i parchi nazionali, Roma Piazza del Popolo, l’ambiente, la questione energetica, il modello di sviluppo del Paese, la viabilità e i trasporti, l’agricoltura, il mare, le coste, le isole, i musei, le biblioteche, gli archivi storici: questi sono alcuni dei capitoli più importanti dell’attività capillare di Italia Nostra, sostenuta da una ricerca approfondita, documentata da una vasta pubblicistica che oggi costituisce patrimonio unico e insostituibile a disposizione del Paese.
Italia Nostra, insieme alle altre associazioni culturali e di protezione ambientale, ha promosso anche un’intensa attività di suggerimento legislativo, di stimolo per la redazione di nuove norme sul patrimonio storico e ambientale italiano. Per questa via sono giunti a maturazione gli alleggerimenti fiscali per la manutenzione e le donazioni allo Stato di raccolte, opere d’arte, archivi e l’acquisizione pubblica di numerosi edifici storico-artistici. Dal primo nucleo romano, l’Associazione è cresciuta fino ad arrivare a più di 200 sezioni sparse su tutto il territorio nazionale.
Sin dagli anni Settanta Italia Nostra ha promosso la ricerca nei campi della didattica e della formazione per promuovere l’Educazione Ambientale e ha intessuto rapporti internazionali con la fondazione di “Europa Nostra” – federazione di 220 associazioni europee – e la partecipazione al BEE (Bureau Europeen de l’Environnement).
NELLA PROVINCIA DI REGGIO CALABRIA ITALIA NOSTRA SI E’ BATTUTA E CONTINUA A BATTERSI PER LA SALVAGUARDIA DEI BENI CULTURALI E AMBIENTALI su diversi fronti.
Diversi gli impegni mantenuti negli anni dalla sezione di Reggio Calabria: l’opposizione all’abbattimento di Palazzo Cardinale Portanova, la valorizzazione delle aree archeologiche cittadine e della provincia attraverso azioni quali, la gestione del Parco archeologico "A.De Salvo" testimonianza della presenza dei brettii Tauriani a Palmi o dell’area sacra “Griso-Laboccetta” di Reggio Calabria; la promozione del recupero delle storiche linee ferroviarie taurensi; il recupero della memoria di Motta Sant’Agata con la campagna “Il Medio Evo dentro la città”; la valorizzazione dei terrazzamenti della Costa Viola; l’elaborazione di un dossier sullo stato delle coste della provincia; la promozione per l’istituzione del parco fluviale del Petrace e del relativo contratto di fiume; l’impegno per la futura realizzazione del “Museo dell’archeologia industriale” presso l’istituto “Panella-Vallauri” di Reggio Calabria e la collaborzione per la creazione del “Museo A. Frangipane” con sede presso l’Istituto “Mattia Preti-Frangipane".